Luca Turilli – King Of The Nordic Twilight (1999)

Non ho mai nascosto il mio apprezzamento per il secondo album dei Rhapsody, Symphony of Enchanted Lands, che so benissimo essere quanto di più paragonabile ad un blockbuster hollywoodiano in ambito musicale. Quel disco epico, melodico, pompatissimo è per me anche un simbolo di bei tempi e bei ricordi di gioventù. 
Ci vollero solo due dischi prima che uno dei due mastermind della band, Luca Turilli, cadesse in tentazione si lanciasse in un progetto solista.
Ovviamente da fan della band madre, mi precipitai a procurarmi King of the Nordic Twilight appena uscì. “Luca Turilli è un chitarrista”, pensavo dentro di me, “sarà un album incentrato un po’ di più sulla chitarra rispetto ai Rhapsody” pensavo ancora, “sarà più heavy, altrimenti che senso avrebbe?” dicevo convinto tra me e me. Coglione. Io, non Turilli.
Perché il buon Luca è libero di comporre e suonare la musica che vuole.
Il mio pensiero era quanto di più lontano dalla realtà. L’album solista del nostro guitar hero infatti si rivelò ancora più barocco e, in alcuni casi, “tastieroso” (Accademia della Crusca, sono qui!) degli album dei Rhapsody. E con meno chitarre. In teoria il lavoro avrebbe dovuto comunque piacermi. Ma in pratica? In pratica ci troviamo di fronte ad un album che sembra una copia sbiadita dei Rhapsody: ultra melodico, con meno idee, l’ennesimo concept fantasy, una voce un po’ anonima (non che Olaf Hayer non sia un bravo cantante, ma è uguale a tanti altri), ritornelli stucchevoli, cori a non finire, scale alla Malmsteen piazzate un po’ in giro, ma poca botta e poco pathos. 
Certo ci sono dei pezzi azzeccati e che ancora oggi sono validi esempi di power/epic/symphonic metal, a partire dall’intro To Magic Horizon, dalla prima track Black Dragon, e dalla titletrack, ma ci sono anche pezzi fin troppo ruffiani come Legend of Steel e The Ancient Forest of Elves, o banalotti come Lord of the Winter Snow o la zuccherosissima ballad Princess Aurora.
Sia chiaro, in questo album non troverete musica brutta, assolutamente! Ma è uno di quei CD che a distanza di anni non mi viene mai voglia di ascoltare, se mai mi ascolto Symphony of Enchanted Lands (o qualche altro lavoro dei Rhapsody) che, secondo me, è molto meglio!

[Lenny Verga]

3 pensieri su “Luca Turilli – King Of The Nordic Twilight (1999)

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