Amorphia – Lethal Dose (2022)


Dove si va di bello oggi? Il tour operator The Murder Inn vi porta, non per la prima volta in realtà, in India alla scoperta della sua scena. Eravamo passati da queste parti un po’ di tempo fa con gli Illucia e oggi è la volta degli Amorphia. Il trio giunge al traguardo dei dieci anni di carriera e del terzo album in studio, il qui presente Lethal Dose. A partire dalla bella e colorata cover, qui tutto grida “anni ’80” ed è esattamente lì dove la band va a parare: thrash metal classicissimo, ancorato a quel periodo in tutto per tutto.

Gli otto brani, più intro, proposti sono un di grezzissimo thrash che sa di SlayerKreator e Death Angel, veloce e ignorante fin dal primo pezzo Cerebral Slit. Pochi secondi di pausa vengono concessi dai primi secondi della title track che poi riprende sparata e dritta fino alla fine. Gli elementi del genere ci sono tutti, dal tupatupa praticamente incessante, agli assoli tiratissimi, alla voce dura e incazzata.

Per quanto la band non manchi di attitudine e tiro, il tutto è un po’ troppo semplice e trito. Anche a varietà di soluzioni l’album non offre molto. Ci pensa solo la sesta traccia Mind Cell a dare una scossa alla linearità del tutto. Gli Amorphia sono una band dedita alla causa, tecnicamente buona e con la voglia di spaccare ma gli ci vorrà più personalità per potersi guadagnare un posto di rilievo nella marea di band thrash che intasano il mercato. Le doti non gli mancano e Lethal Dose rimane comunque un ascolto piacevole e divertente.

[Lenny Verga]