Riptides – s/t (EP, 2023)

Capita ancora oggi, a differenza dei frignoni che sostengono che il rock e il metal siano morti, di trovarsi di fronte a qualcosa che abbia il potenziale di elevare la scena di appartenenza. I Riptides sono una band giovane italiana, si sono formati nel 2019, e si presentano a noi con un EP di quattro brani, effettivamente pochi per poter dare un giudizio definitivo e forse potrei star esagerando un po’ con le parole, ma mi è bastato far partire la prima traccia, The Deepest Ocean, per rimanere colpito da praticamente ogni aspetto della proposta del quintetto: capacità tecnica di altissimo livello, songwriting articolato ma fluente, una botta devastante e melodie che entrano subito in testa. 

Il genere proposto è un djent/death/progressive metal che discende dai Periphery, dai Cynic e via dicendo. Varietà, imprevedibilità, aggressività e melodia sono ciò che troverete in questo EP ma non solo, la band ha anche voluto dare risalto a ogni strumento, a ogni musicista, ad esempio mettendo spesso in evidenza il  basso che crea vere e proprie linee melodiche. Ogni brano ha le sue peculiarità e, cosa che li distingue da altri esponenti del genere, hanno una durata contenuta, il che li rende dei concentrati esplosivi dove ogni idea viene espressa senza essere esasperata o allungata più del necessario.

In attesa di sentire qualcosa di più e di vederli all’opera dal vivo, posso dire che quello che i Riptides ci hanno concesso per il momento è di altissimo livello e gli auguro di continuare su questa strada.

[Lenny Verga]