Inverted Matter – Harbinger (2022)

I trevigiani Inverted Matter sono in giro dal 2007, anche se prima si chiamavano Inverted. Dopo importanti cambi di formazione, pubblicano la prima release con il nuovo nome nel 2017 e a fine 2022 si ripresentano a noi con il qui presente Harbinger. La band spara un death metal classico che attinge alla scuola americana ma guarda anche al progressive death.

L’album si apre con RAD, che mischia violenza con atmosfere dal sentore sci-fi, passa per rallentamenti e continui cambi di riff, non seguendo una struttura classica ma, anzi, seguendo un percorso contorto. Queste sono caratteristiche ricorrenti, perché agli Inverted Matter le consuetudini e le cose semplici sembrano non andare troppo a genio. La successiva Scenario, ad esempio, si chiude con una parte strumentale. A metà percorso si trova il singolo Hopless, scelto come anteprima apripista e che già alla sua uscita aveva fatto capire la complessità di Harbinger. Non mancano neanche parti atmosferiche e oscure come nel finale di Ecdisys, e altre ipnotiche e stranianti come nella conclusiva P-Tr.

La proposta della band, per tutti gli otto brani, è elaborata, stratificata, ostinata nel suo non voler concedere tregua al cervello dell’ascoltatore. Harbinger è un lavoro impegnativo da ascoltare e richiede tempo per essere assimilato e scoperto in ogni particolare, ma è anche estremamente affascinante.

[Lenny Verga]