Gli Alberi – Reinhold (2022)

Trovo i concept album un’espressione artistica estremamente interessante perché denotano una ricerca ed un lavoro che va ben oltre la scrittura dei testi, che richiede conoscenza ed approfondimenti, e gli argomenti, il materiale da cui attingere sono praticamente infiniti. Scoprire poi attraverso di essi quali sono gli interessi dei musicisti ha sempre il suo fascino e spesso ci porta a volerne sapere qualcosa di più, a fare qualche ricerca o a leggere un libro sul tema trattato.

I torinesi Gli Alberi, con questo secondo full lenght, ci raccontano la scalata del Nanga Parbat dei fratelli Reinhold e Günther Messner, impresa dai risvolti tragici, come è ben noto. Per narrare questa vicenda la band opta per un doom metal fuso con il black e l’ambient, alternando lo screaming con il cantato femminile. I testi sono in italiano e si concentrano, oltre che sui fatti, sul rapporto tra uomo e natura, sulla spiritualità. Le emozioni che emergono dalla musica dei Gli Alberi sono molteplici, rabbia, disperazione, sconforto, ma ci sono anche il coraggio e la determinazione dei due fratelli, il loro amore per la montagna e per l’alpinismo. Il tutto viene trasmesso con riff pesanti ed opprimenti, con atmosfere oscure e fredde, con melodie suadenti ed intermezzi atmosferici.

Reinhold è un’opera da ascoltare e vivere nella sua interezza, magari leggendo i testi per capirne l’insieme. Non è un lavoro immediato, necessita di più ascolti ma è molto interessante ed originale. Consigliato a chi cerca qualcosa di diverso dal solito e a chi non si pone limiti.

[Lenny Verga]