Il Nome della Fossa: Massimiliano Niero – Gordius. Vermi nel Cuore (2023, Lumien Edizioni)

Il sottogenere della fantascienza apocalittico/post-apocalittico è tra i mie preferiti. Che si tratti di narrativa, cinema o anche videogiochi, immaginare e mettere in scena la fine della civiltà e del mondo come lo conosciamo mi ha sempre attirato. Pensate ad opere letterarie seminali come Io Sono Leggenda (1954) di Richard MathesonMorte dell’Erba (1956) di John Chrisopher, altre più recenti come La Strada (2006, Premio Pulitzer nel 2007) di Cormac McCarthy e la serie Il Passaggio (2010-2013) di Justin Cronin. O al fumetto The Walking Dead (2003-2019) di KirkmanMooreAdlard. Tutti questi libri sono poi stati trasformati in film o serie tv. Il cinema ci ha regalato opere originali come la saga di Mad Max  dell’australiano George Miller, e nei videogiochi abbiamo goduto dei due capitoli di The Last Of Us, prima della serie tv. E questi sono solo alcuni titoli.

Oggi, nel 2023, è difficile scrivere questo genere perché le storie tendono ad assomigliarsi un po’ tutte (pensate a quante apocalissi zombie conosciamo anche solo di nome) e trovare la giusta idea è un’impresa. Ma se sono qui a parlare è perché qualcuno c’è riuscito: Massimiliano Niero con il suo romanzo Gordius. Vermi Nel Cuore. Ambientato in Italia, nella zona di Parma, vede come causa della fine della civiltà un’infezione parassitaria di vermi. A rendere questa storia diversa dalla maggioranza delle altre è l’approccio scelto dallo scrittore: invece che presentarci un prologo in cui il mondo finisce per poi raccontarci come i sopravvissuti cercano di cavarsela in un ambiente ostile… o senza prologo ma con i flashback sparsi qua e là, Niero sceglie di concentrarsi sulla transizione tra il prima e il dopo. Attraverso il protagonista, il tredicenne Andrea, viviamo gli ultimi momenti di normalità, le prime avvisaglie che qualcosa di brutto stia per accadere, fino alla presa di coscienza che la vita per come la conosciamo ha le ore contate.

I personaggi, e il lettore insieme a loro, vivono un costante stato di ansia, di incertezza, di paura, di incomprensione. L’autore riesce a trasmettere una continua tensione grazie alla focalizzazione sul personaggio principale: noi vediamo e viviamo solo quello che vive e vede lui; quello che lui non sa, non lo sapremo nemmeno noi, quello che lui intuisce o capisce solo in parte sarà quello che intuiremo e capiremo. Questo approccio funziona e anche molto bene. La lettura è molto scorrevole, di quelle che vi faranno posare il libro a fatica. Se vi piace il genere, non esitate a leggerlo.

Gordius. Vermi Nel Cuore è pubblicato da Lumien Edizioni, nuova casa editrice indipendente veneziana con quattro titoli all’attivo e diversi altri in arrivo, che sta facendo un ottimo lavoro tra la selezione dei romanzi e la qualità delle edizioni. Un nome da tenere d’occhio.

[Lenny Verga]