Grave Desecrator – Immundissime Spiritus (2023)

I Grave Desecrator vengono dal Brasile e sono attivi dal 1998. Con Immundissime Spiritus arrivano al quarto album in studio in venticinque anni di carriera, insomma sanno farsi attendere. Musicalmente figli dei primi Sepultura, dei Sarcofago e dei Mutilator, percorrono la strada del metal estremo, veloce, intransigente, incazzato e blasfemo (i titoli delle canzoni non lasciano dubbi, su questo aspetto). Tutte cose belle, che ci piacciono e ci fanno vedere il mondo sotto una luce migliore.

In dieci brani il quartetto sfodera una furia inaudita, fatta di death metal dalle inclinazioni balck (ma non è blackened death, attenzione!), senza compromessi, con una sezione ritmica da fabbrica siderurgica e riff di chitarra sparati in sequenza. L’album è compatto e lascia poco spazio alle sorprese, ma alla fine chi si avvicina alla band lo fa all’unico scopo di trovare la devastazione sonora, non i virtuosismi o le sperimentazioni, e verrà abbondantemente accontentato.

Al di là dei nomi citati all’inizio, importanti per l’influenza e per la provenienza geografica, i Grave Desecrator piaceranno a chi vive anche di classico death made in USA, di brutal e derivati. Nonostante le poche pubblicazioni, la band dimostra di padroneggiare la materia egregiamente. Se cercate roba ultraviolenta, fatevi avanti.

[Lenny Verga]