Gutslit – Carnal (2023)

Chi l’avrebbe mai detto che saremmo tornato così spesso ad esplorare la scena indiana? Non so in quanti lo facciano, ma noi di The Murder Inn non ci tiriamo di certo indietro. Oggi andiamo di nuovo a Mumbai per Carnal, il terzo album dei Gutslit, band attiva da una quindicina di anni e con una prolifica attività live anche al di fuori della propria nazione. Già dalla copertina si può intuire la direzione estrema intrapresa dalla band. Il quartetto spara un deathgrind brutale ed efficace, ben suonato e prodotto, risultando fin da subito preciso, compatto, veloce. Sono passati ben sei anni dalla precedente release, Amputheatre del 2017, e la voglia di tornare a spaccare trasuda da ogni nota.

Il genere non ammette compromessi e i Gutslit ne rispettano le linee stilistiche in tutto e per tutto, in otto pezzi e trenta minuti di adrenalina pura. Ovviamente non ci aspettiamo grandi innovazioni ma la band cerca comunque di creare un minimo di varietà, a partire dalla voce che si destreggia tra growl gutturale da scarico, screaming e all’occorrenza un po’ di pig squeal (le urla da maiale, per i profani), fino ai consueti ma efficaci rallentamenti e stop-and-go. Se quello che cercate è devastazione e distruzione, mettetevi su Carnal a tutto volume e sarete accontentati.

[Lenny Verga]