Curtarock 29/07/2023 – Brujeria, Fulci, Slug Gore

Immagine da internet

Eccoci qua, 2023, il trend del momento è il grind. Lo dimostra chiaramente questa foto, in cui una Ferragni minore dimostra chiaramente che anche i ricchi pensano “Italia di merda”. Pertanto, la lungimirante Curtarolo, ridente cittadina in Provicia di Padova si decide di sfidare le logiche delle sagre di paese e le tempeste d’acqua recenti organizzando una bella serata a base di grind e altre bastonate varie, a titolo gratuito! Pertanto facilmente oganizzo una macchinata con 4 companeros e si parte, si attraversa la Valsugana e si arriva nella pianura Veneta. Prima cosa che salta all’occhio, parcheggi gratuiti ed in abbondanza, prezzi a misura d’uomo e una vasta selezione di bancarelle che propongono alcolici. Unica nota, manca un eventuale posto per le tende/camper nei pressi della venue, date le premesse, l’affluenza è importante, e sarebbe stato a mio parere vantaggioso per tutti dare la possibilità a chi ne avesse avuto voglia di dormire nei pressi del luogo, in modo da usufruire meglio la ampia selezione di offerte alcooliche. Cioè, Curtarolo non è proprio il centro del mondo, lo raggiungi solo in auto, e si mi metti, oltre ai bar standard, un cocktail bar, una selezione di birre artificiali e una Grapperia, ti auto-limiti gli introiti, ma questa è solo una mia opinione, e a pensarci bene neanche tanto fondata, date le lunghe file per ogni bancarella/stand. Ma puntiamo al sodo, dopo una breve chiaccherata con una signora che lamentava che in due settimane aveva dovuto portare una volta il figlio ai Pantera e una volta la figlia a vedere Harry Style, spendendo il suo budget per le ferie, e che adesso si trovava li ad aspettare che il tutto finisse per riportare il figlio a casa, con un pò di ritardo partono gli Slug Gore, band che aveva un sacco di fan nella folla, visti i numerosi, soprattutto giovani che indossavano il loro Merch. A pensar male si potrebbe dire che la loro fama è dovuta alla presenza di due noti you tuber nella line-up, ma non sarebbe giusto; gli Slug Gore ci mettono l’anima e partono a mille, con il loro death grind pestone, con il frontman che incita le folle al pogo e al chaos e gli strumentisti che picchiano come macellai. Ottimo concerto, con suoni chiari anche se un pò addomesticati. 

Cosa che non succede con i Fulci, che dopo una breve intro synthwawe partono a cannoni spianati con il loro death metal a tema gore. Sorprendono gli ottimi suoni, il groove pesantissimo forse dato anche alla presenta di un batterista reale e non una drum machine, come presente nei loro dischi, e poi ad un certo punto, tipo a terzo brano iniziato, spunta anche un secondo chitarrista, rendendo il suono ancora di più un muro di pesantezza che spezza le schiene e i colli dei presenti. Non una parola e via , con sullo sfondo immagini a tema horror/splatter. Show perfetto, senza dubbio i migliori della serata, dimostrato anche dal fatto che a fine serata il loro Merchandise era esaurito (si quindi niente maglietta….).

Breve cambio palco, bandiera messicana con testa mozzata in cima, e parte un intro noto, dei trafficanti messicani discutono sul prezzo della “merce”, Metale cabron chingate cabron : Brujeria sullo Stage.

E’ il trentennale di Matando Gueros, gli stessi tre cantanti lo ripetono spesso, e in questa prima parte ne eseguono gran parte, quasi senza interruzioni. Quindi brani più grind, più serrati con i tre cantanti, meglio dire 2 più uno, che urlano istruzioni per il contrabbando serratissime, forse anche non rispettando troppo la base musicale, cercando di ricreare quella sensazione di “pericolosità” del primo album, quando ancora non era chiaro chi fossero i Brujeria. Per la cronaca, tra i musicisti non si scorgono volti noti, niente Barker, niente Embury, niente Walker, solo una chitarra, batteria (molto bravo) e basso, ovviamente con bandana sulla faccia e non vengono nemmeno presentati, quindi non si ha idea chi siano.
Ma i Brujeria sono, oltre che una band grind, come dimostrato in questa prima parte, anche una Band “gimmick”, che impersonano dei personaggi, e questo viene fuori nella seconda parte dello show, con i brani più “commerciali”: quindi “la migra” “brujerismo” “marcha de odio” “Consejos Narcos” con maggiore partecipazione del pubblico, con coreografie da parte dei tre cantanti e intermezzi tra una canzone e l’altra, con i cantanti che interagiscono col pubblico.
Gran finale con Matando Gueros e poi via gli strumenti è la base della Macarena ad alti volumi che parte, che come avrete intuito diventa Marijuana con la gran parte del pubblico che canta e balla. Ottima manifestazione, un paio di cose da migliorare, tipo le code per le birre e magari dare la possibilità da chi viene da lontano di piantare una tenda o parcheggiare un fugone per passare la notte.
Gruppi tutti bravi, Fulci una spanna sopra, suoni buoni e quindi ritorno a casa, dove ci attendeva un diluvio lungo la via.
[Lord Baffon II]