Pillole dal passato. Maquahuitl – At the Altar of Mictlampa (2020)

Non avevo mai sentito parlare dei californiani Maquahuitl prima di entrare in contatto con l’ormai ribollente calderone del black metal a tematica indiana o pan-americana. Fra un Vital Spirit e un Blackbraid, fra un Pan-American Native Front e dei più compassati Wayfaerer, il panorama musicale che guarda alle radici “autoctone” rispetto a riprendere la tematica vichinga offre una varietà di progetti che possono dare soddisfazione a qualunque palato. I Maquahuitl entrano nel genere pan-americano con derapata, visto che trattare del Far West, si ispirano alle tematiche pre-ispaniche, agli atzechi e… udite udite… al nazionalismo indigeno. Già questo dovrebbe farvi suonare un campanellino nel cervello, quindi se volete potete già smettere di leggere la recensione. Per tutti gli altri, sappiate che su TMI si parla di musica e del resto non ce ne frega un cazzo di nulla.
At the Altar of Mictlampa è l’ultimo parto della one-man band americana, con due full-lenght già alle spalle e un paio di split, EP etc a completare il panorama.
Più folk (anche a cazzo di cane, vedasi traccia numero 5) e più puliti dei Pan-American Native Front ma non tanto da raggiungere il livello dei Blackbraid, i Maquahuitl sposano un black metal alquanto melodico, con tempi mai velocissimi e lontani dal classico assalto all’arma bianca mi aspettavo per tematiche e genere. Tolta l’inutile intro, che dopo il primo ascolto ho saltato volentieri, At the Altar of Mictlampa staziona su un mix di classico tupa-tupa, qualche turbopiffero gettato nel calderone, una certa propensione a scrivere dei riff con del groove e una ricerca melodica che punta sia sul fattore più immediato e quasi punk (Laceration Winds and Journey of Desolation) sia su riff più articolati ed interessanti (bello il lavoro su Wounds of Flint and Obsidian).
I 7 minuti abbondanti dell’iniziale Roaring Rivers of Clashing Mountains (Apanohuaya – Tepetl Monamoclia) potevano essere allegramente sforbiciati, ma contiene momenti che forniscono piacere all’ascolto.
At the Altar of Mictlampa non rivoluziona niente, non inventa nulla e probabilmente potete cercare a quale band assomiglia ad ogni giro di posta, ma contrariamente a certe band schierate, MT e i Maquahuitl hanno più qualità musicale e si lasciano ascoltare senza patemi d’animo.
[Zeus]