Quote rosa. Hole – Live Through This (1994)

All’epoca si sussurrava che, del duo Cobain – Love, quella con il vero talento cristallino fosse proprio Courtney Love. Il problema è che Courtney era (e forse è ancora) simpatica come la sifilide, quindi nessuno ci ha mai creduto realmente, tacciando Miss Love di vivere all’ombra del creatore di Nevermind/In Utero, di averlo distrutto portandolo alla droga e di essere anche infedele, visto che continuavano le voci di un suo interesse con il precedente fidanzato BIlly Corgan degli Smashing Pumpkins. Malelingue o meno, non si può certo negare che Live Through This, il secondo LP delle Hole, non sia un prodotto di qualità. Almeno per chi ascolta grunge. E per chi riesce a sorpassare l’evidente prurito che ti prende quando si sente Courtney Love aprire bocca. Live Through This è un disco che funziona bene, dura il giusto (38 minuti, anche se mi ricordavo di più) e mescola grunge, rock, pop, alternative in ottime proporzioni. Live Through This ha, principalmente e per fortuna, le idee! Queste verranno meno col tempo, visto che già Celebrity Skin sarà solo un poppettino piacevole per i singoli che passavano in televisione ogni 3×2 e poi boh, il nulla. Non so cosa sia successo dopo. Leggendo su Wikipedia vedo che sono usciti dischi di Courtney Love come solista, ma non li ho mai sentiti in vita mia.
Se vogliamo trovare il vero merito di Live Through This nel 1994 è quello di aver messo sul radar il talento ancora vivido di Courtney Love, non (ancora) bruciato da droghe e altro, e di dimostrare che si può suonare grunge efficace nel momento stesso che il grunge era ormai un cadavere che camminava. Nel 1994 il suo potere “rivoluzionario/reazionario” stava già scemando, anche se le band non se ne erano ancora accorte e, infatti, usciranno dei signori dischi come Superunknown dei Soundgarden o lo stesso In Utero. Ma Seattle aveva le ore contate e il faro si sarebbe spostato a breve su altre latitudini lasciandosi alle spalle solo macerie, morti e buchi nelle braccia. In più Live Through This ha il classico tempismo sbagliato delle storie che non funzionano: esce ad una settimana dalla morte di Cobain e per rendere la cosa ancora più gustosa ascoltatevi il testo di Jennifers Body. Basterebbe questo per fare un mezzo colpo di Stato… quindi chi cazzo se ne frega se è uscito se ti stai già struggendo perchè stanno ancora pulendo col moccio Vileda il pavimento di una certa casa di Seattle? Questo Lp raggiungerà il platino, ma i numeri non sono eccezionali come il songwriting qua dentro meriterebbe. E lo dico sinceramente.
A vent’anni di distanza riesco a riconoscerne un altro merito: il suono di Live Through This e il timbro vocale della Love, così bruciato dalle sigarette, così melodico ma roco e sempre in bilico del precipizio di distruggersi, ha influenzato generazioni di musiciste negli anni che verranno. Provate a sentirvi l’ex moglie di Josh Homme, tale Brody Dalle delle The Distillers, per un esempio pratico.
[Zeus]

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