Apocalypse – Pedemontium (2021)

Sarei curioso di sapere, se Quorthon fosse ancora in vita, se si sarebbe aspettato di avere così tanta influenza sulle generazioni a venire. Gli eredi dei Bathory sono tanti e, anche se all’interno di un genere di nicchia, continuano a portare avanti quella visione, quel modo di unire alla musica storia, tradizione, mitologia e folklore. 
Tra gli eredi più apprezzati anche dal sottoscritto, Falkenbach è sicuramente un nome noto a molti. Cito la band tedesca perché chi la apprezza deve assolutamente dare un’occasione agli Apocalypse, one man band italiana. Il polistrumentista Erymanthon discende musicalmente dalla scandinavia, passando per la Turingia, però, per il contenuto dei testi, non guarda all’estero ma all’Italia, più precisamente al Piemonte. 
Pedemontium infatti, oltre a essere il titolo di questo nuovo album in studio, il quinto per la precisione, è la traduzione in latino di Piemonte. Basta scorrere la track list per imbattersi in titoli come The Lake of the Witches, il Lago delle Streghe che si trova presso l’Alpe Devero, o The King of Stone, uno dei modi in cui viene chiamato il Monviso. Insomma avete capito cosa voglio dire, senza dover citare ogni brano.
Ma visto che siamo qui per parlare di musica, vediamo come suona questo album. Personalmente non ho niente da rimproverare a Erymanthon se non qualche piccola incertezza nel cantato di tanto in tanto ed una intro, l’iniziale Prologue, eccessivamente lunga, ma per il resto il genere sappiamo qual è e nel rispetto dei suoi canoni il nostro fa davvero un buon lavoro sotto tutti gli aspetti, sia compositivi che esecutivi, senza lasciarsi scappare l’occasionale citazione ai Bathory o anche alla musica classica (ho colto Bach, era impossibile non farlo, e Charpentier ma, causa la mia ignoranza in materia, potrebbe esserci altro).
Pedemontium è un lavoro interessante sia musicalmente che per i contenuti e, ogni tanto, interessarsi alla storia ed ai miti nostrani, invece che correre sempre dietro ai vichinghi, è un’ottima cosa.
[Lenny Verga]

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