Zagtar – Primordial Mother (2022)

Quando sento la gente lamentarsi del metal di oggi, ripetendo la solita solfa che il metal è morto, che non ci sono più band interessanti, che si va dietro alle mode del momento, etc. non posso fare a meno di pensare a quanto la parola boomer, che mi sta anche un po’ sul cazzo, abbia ragione di venire utilizzata. Chi si occupa di metal come lo facciamo noi su The Murder Inn sa benissimo che per quanto possa esserci del vero in quelle parole, non sono di certo la regola. 

Il metal si è diffuso in ogni angolo del globo e per quanto ormai sia inflazionato, per quanto il numero di band e album che escono ogni giorno sia ormai incalcolabile, la musica valida non manca. Bisogna avere voglia, tempo di cercare e fortuna di trovare e non tutti ne hanno, non lo metto in dubbio. E posso capire l’insofferenza dell’ascoltatore, soprattutto quello più o meno della mia età, nei confronti delle uscite contemporanee quando si imbattono in un prodotto come Primordial Mother, album degli australiani Zagtar

I quattro di Brisbane, sanno suonare, i loro pezzi spaccano, ma durante tutto l’ascolto del loro album c’è sempre stato qualcosa che mi tormentava: il prevedibile, il già sentito, lo scontato. La musica degli Zagtar è un insieme di diverse cose che oggi vengono prodotte in serie per fare colpo sul pubblico più giovane: sono thrasheggianti, sì, ma rientrano ancor di più in tutto ciò che è groove e core, in tutto ciò che è stato sdoganato dagli USA nelle due decadi precedenti e che continua ad esserlo da fin troppo tempo.

La band è tecnicamente valida, l’album è ben prodotto, e per chi non è stufo di sentire certe soluzioni potrebbe anche essere un gran bel lavoro, anzi, è sicuramente così e non posso negare nemmeno che qualche pezzo mi abbia colpito favorevolmente, come Open the Grinder. C’è da dire che dal precedente EP Deadly Curse, gli Zagtar hanno fatto un grosso cambiamento e magari sono ancora alla ricerca della propria forma definitiva e che quindi in futuro ci potranno stupire. 

[Lenny Verga]

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