VOIDFIRE – Ogień Pustki (2020)

I polacchi Voidfire esordiscono con questo “Ogień Pustki”, un disco che a me è piaciuto molto in quanto mi ha riportato alle produzioni black metal degli anni Novanta e inizio Duemila.
Ad un riffing malinconico e serrato, tipico del black metal polacco, la band unisce un gusto melodico davvero bello e carico di feeling, che fa da contraltare alle ritmiche serratissime in blast beat che spesso formano l’ossatura principale dei brani contenuti in questo album.
Sono molto azzeccati anche gli intermezzi acustici e rallentati che donano al disco un’aura maligna e quasi doomy, con le chitarre che si lasciano andare in dissonanze stranianti. I rallentamenti, però, non sono presenti in maniera massiccia in quest’opera, e questo fa in modo che la loro presenza sia ancora più gradita e funzionale alla dinamica dei brani, che si susseguono freschi e con la giusta dose di elementi capaci di catturare l’ascoltatore. Prendete ad esempio una band come i Dissection, aumentatene le parti veloci, mescolate il tutto alle melodie tipiche del black metal dell’est Europa (ad esempio Nokturnal Mortum), e più o meno avrete presente il quadro dipinto dai Voidfire in questo Ogień Pustki. Non sto esagerando, davvero, perché la qualità è davvero molto alta e, secondo me, scomodare certi paragoni non è un’eresia, sebbene manchi il tocco di genio tipico delle band che ho citato. Ma quello è un qualcosa di raro, e quindi basare una recensione su questo elemento sarebbe ingiusto, e rischieremmo di segare le gambe al 90% dei prodotti che ascoltiamo. Per cui, fatevi avanti, questo album è un ottimo “Bignami” del black metal puro e melodico, e vi offrirà tanti begli spunti.
[American Beauty]

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