Biwo – Life And Death (2022)

Life And Death è il debutto dei Biwo, creatura del cantante e chitarrista tedesco Sven Biwo. La band si dedica un classico heavy metal melodico che affonda le proprie radici negli anni ’80, credendo profondamente in quei valori. L’album si apre con una bella tripletta: Live NowFountain of Youth e Win This Fight sono tre brani pieni di energia che puntano al sodo, con riff efficaci, struttura semplice, assoli di chitarra, insomma un buon biglietto da visita.

Con la quarta traccia, Mother Earth, i Biwo mostrano il loro lato più creativo inserendo in oltre otto minuti e mezzo continui cambi di atmosfera in un brano epico e vario. Si passa poi ad un pezzo acustico, Poor Boy, per poi ritornare all’heavy classico fino alla conclusiva Judgment of the Gods che invece riprende la varietà e la struttura più elaborata al pari di Mother Earth

Life And Death è un buon album d’esordio, orgogliosamente figlio degli anni ’80 e di quel modo di intendere l’heavy metal, prodotto da Biwo stesso con un suono diretto e senza troppi ritocchi, che punta sulla varietà ma senza andare fuori tema e che mostra una personalità forse non ancora del tutto sbocciata ma che sta lottando per emergere. Sven Biwo sa scrivere riff e comporre melodie che rimangono in mente, mentre mostra un po’ il fianco come cantante. Lungo tutto il lavoro si pone come obiettivo evidente la varietà espressiva più ampia, dagli acuti fino alle tonalità più basse e aspre (in alcuni frangenti mi ha ricordato un po’ Chris Boltendahl dei Grave Digger), ai momenti più aggressivi fino a quelli più introspettivi, con risultati non sempre allo stesso livello. Il potenziale c’è, probabilmente manca solo un po’ di esperienza, di lavoro in più ma la volontà di fare non manca di certo. Sono sicuro che migliorerà.

L’inusuale copertina, invece, è un dipinto della pittrice tedesca Gudrun Müller che si intitola Mother Earth ed è stato realizzato apposta dall’artista per l’album. 

[Lenny Verga]

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